LE ROUTINES


Per routines si intendono quelle attività quotidiane relative alle cure di base del bambino: pranzo, cambio e pulizia personale, riposo.
I criteri per valutare la qualità delle routines sono i seguenti:


Per i bambini nella prima età i momenti ricorrenti, in particolare quelli dedicati alla cura del corpo (alimentazione, cambio, pulizia) e al riposo - le cosiddette routines - sono quelli in cui la relazione con l’adulto è più intima, in cui si strutturano le prime interazioni dialogiche con ritmi e stili propri di ciascuna coppia adulto/bambino. Il bambino impara a riconoscere l’adulto, a prevederne il comportamento, ad anticipare gli stimoli che riceverà e queste esperienze ricorrenti - che a volte divengono veri e propri rituali e sono accompagnate da sequenze di comportamenti, scambi verbali, oggetti particolari - gli danno sicurezza, gli permettono di riconoscersi e di riconoscere l’adulto che si cura di lui, l’ambiente, gli oggetti, gli altri bambini. Le routines sono occasione di apprendimenti in cui aspetti emotivi legati all’intimità, al contatto corporeo, al soddisfacimento dei bisogni primari, si integrano ad aspetti percettivi, comunicativi e cognitivi.

Le routines marcano le intese, gli stili, l’intimità tra bambino, mamma e papà. Proprio per questo sono naturalmente l’oggetto delle maggiori preoccupazioni e delle più frequenti domande quando i genitori affidano il bambino al nido e affrontano il primo distacco: se egli mangia con piacere, dorme sereno, accetta di essere cambiato con tranquillità, procede nell’autonomia, nel gestire le funzioni e i ritmi del corpo, ciò è segnale di benessere, di adattamento, di sviluppo. Condividere questi riti, questa intimità può essere difficile e doloroso, suscitare ansia e gelosia.

Per queste ragioni è essenziale che le educatrici parlino con i genitori di questi momenti, si informino sulle abitudini del bambino, informino a loro volta i genitori sulle regole del nido, consentano - almeno in una prima fase finché non si saranno costruiti rituali nuovi di reciproco riconoscimento tra educatrice e bambini - il mantenimento di alcune abitudini domestiche, la presenza di oggetti noti e cari ai bambini, un adattamento progressivo alla vita del nido. Vivere bene le routines è per il bambino una tappa essenziale nella costruzione dell’identità corporea, nell’esperienza del benessere e perciò del cammino verso l’autonomia.

Affinché ciò possa avvenire il nido deve garantire: – un’organizzazione della giornata, dei turni, degli orari delle routines che tenga conto prima di tutto del bambino e non stravolga i ritmi consueti; – la gradualità nell’adattamento; – la regolarità dei nuovi ritmi e l’individualizzazione di questi per i bambini più piccoli e comunque nella fase di ambientamento; – la stabilità delle figure che accudiscono fisicamente il bambino e la regolarità delle rotazioni; – un tempo sufficiente e disteso per le routines in accordo con il personale ausiliario; – un’organizzazione dello spazio e delle presenze che consenta all’educatrice di dare tutta la sua attenzione al bambino che sta accudendo senza che gli altri siano trascurati; – la sicurezza di materiali e arredi; – la consuetudine e la capacità di parlare con i genitori di questi temi riconoscendoli come importanti

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